Gli alimenti del gruppo GIALLO / ARANCIO.







Gli alimenti del gruppo GIALLO ARANCIO sono degli ottimi alleati della nostra salute, non soltanto perché il loro consumo è associato a un minor rischio di sviluppare tumori e patologie cardiovascolari, ma anche perché alcune sostanze contenute in questo gruppo di alimenti sono importanti per la vista e prevengono l'invecchiamento cellulare.
Tipico di questo gruppo di frutta e ortaggi è ilo contenuto di un phytochemical con potente azione provitaminica ed antiossidante: il beta-carotene. Tale sostanza infatti è il precursore della vitamina A, che interviene nella crescita, nella riproduzione e nel mantenimento dei tessuti, nella funzione immunitaria e nella visione. Il beta-carotene protegge le nostre cellule dal danno provocato dai radicali liberi, viene assorbito con i grassi e, se assunto con gli alimenti, non procurano sovradosaggio, come può invece verificarsi nel caso di un eccessivo uso di integratori.
Questo gruppo di alimenti è anche ricco di flavonoidi, sostanze che ci proteggono da vari tipi di tumore. I flavonoidi svolgono la loro azione per lo più  a livello gastro-intestinale, neutralizzando la formazione di radicali liberi o catturandoli prima che possano danneggiare altre molecole.
L'arancia, il limone e il peperone sono ricchi di vitamina C, che oltre alla funzione antiossidante, cotribuisce alla produzione del callogene. E' scientificamente provata l'azione protettiva delle antocianine, phytochemicals presenti nelle arance in grande quantità, con proprietà antinfiammatorie, antitumorali e anticoagulanti.

Profilo gastronomico
La carota e il peperone, oltre a conferire sapore a svariate pietanze, aggiungono colore alla tavola. Per un'insalata mediterranea si possono unire gli ortaggi con gli agrumi e decorare il tutto con olive nere e capperi.

Curiosità.
Il termine arancia proviene, attraverso l'arabo "narangi", dal sanscrito "narang'a" che significa "frutto preferito dagli elefanti". Per restare più vicini alla nostra cultura, una leggenda siciliana narra che la tradizione di utilizzare i suoi fiori in occasione dei matrimoni risalga al giorno in cui una fanciulla poverissima, non avendo abiti e gioielli da indossare per le sue nozze, si adornò i capelli e i vestiti con i profumati fiori d'arancio.

Una persiana con gli occhi a mandorla
Per quanto riguarda le origini della pesca, invece, non è vero, come si crede, che sia originaria della Persia, come suggerisce il nome "mela persica" con cui la designavano i Romani, ma era coltivata in Cina già 3000 anni fa.

Un kaki in giardino.
Nel nostro Paese il primo albero di kaki è stato impiantato nel giardino di Boboli a Firenze, intorno al 1871.