La poesia di Ovidio (43 a. C. - 17 d.C.) ci mostra Flora nella veste di una ninfa di nome Chloris, la "Verdeggiante", che fu rapita da Zefiro, il vento dell'Ovest; il dio la portò via dalla sua terra per farne la propria compagna.
Per le nozze le donò l'eterna primavera, perciò divenne la dea della natura colta al suo sbocciare, e associata ai culti pagani del Capodanno. Si narra che abbia regalato a Giunone un fiore magico, grazie al quale la dea, senza l'intervento di Giove, partorì Marte.