Novembre



Meno... Menopausa
Vampate e osteoporosi.
Verso i 50 anni le ovaie cessano di funzionare e, quindi di produrre ormoni, ciò causa la fine delle mestruazioni.
Tra i sintomi più comuni: vampate, sudorazioni improvvise, irritabilità, insonnia aumento di peso, osteoporosi, tendenza alle malattie cardiovascolari.

Sani propositi
Che si adotti una terapia ormonale sostitutiva oppure no, è sempre consigliabile una dieta mediterranea a base di olii vegetali e ricca di calcio (presente soprattutto nei latticini) e bere ogni giorno un bicchiere di vino rosso, cibi e bevande che prevengono i rischi cardiovascolari e di osteoporosi dovuti alla carenza di estrogeni (gli ormoni).
Attenzione alle diete drastiche, dato che la magrezza aumenta il rischio osteoporosi.
Camminare a passo svelto per mezz'ora al giorno e, se possibile, fare ginnastica, a casa o in palestra, per 2-3 ore alla settimana, escludendo esercizi troppo faticosi. Evitare il fumo, che accresce considerevolmente il rischio di malattie cardiovascolari e di osteoporosi.

L'aiuto della natura
Isoflavoni di soia.
Ricavati dalla soia, contengono i fitoestrogeni, sostanze vegetali che hanno un'azione simile agli ormoni. Inserendoli nella dieta si può ottenere un netto miglioramento dei sintomi della menopausa, soprattutto delle tipiche e fastidiose "vampate di calore".
Quando servono: possono rappresentare un'alternativa alla terapia ormonale, quando questa non viene accettata. Inoltre, sono efficaci contro il rischio di osteoporosi causata da carenze ormonali, bilanciando il calo fisiologico degli estrogeni naturali tipico della menopausa. Inoltre è stato dimostrato che gli Isoflavoni di Soia diminuiscono i livelli di ipercolesterolemia e di trigliceridi, riducendo così anche il rischio di malattie cardiovascolari (generalmente alto nel periodo della menopausa).
Somministrazione:
il quantitativo di isoflavoni raccomandato è di 50 e 80 mg. al giorno, preferibilmente lontano dai pasti. Si raccomandano almeno 60 giorni di assunzione, intervallati da periodi di riposo di due settimane. -non si conoscono effetti collaterali e controindicazioni degni di nota.