Ginepro. Le spezie







Il ginepro s'incontra con facilità nei boschi delle colline senesi, dove nasce spontaneo in abbondanza. La pianta produce in autunno le sue bacche blu, molto richieste dalle industrie farmaceutiche e liquoristiche (il distillato di ginepro è alla base del gin, quindi se ne esporta in Gran Bretagna e in Canada). I buongustai mettono da parte il legno di ginepro e lo usano per l'ultima cottura delle carni grigliate, alle quali dà un'aroma particolare. Le bacche servono per dare alle salse, agli arrosti, agli stufati, ai ripieni un particolare aroma di selvatico. Servono anche per fare vino di ginepro, cui si attribuiscono qualità diuretiche: mettere in infusione 60 gr di bacche in un litro di vino rosso per otto giorni, agitare ogni giorno, poi filtrare e bere dopo i pasti. una vecchia ricetta per eliminate l'alito cattivo: mescolare 60 gr di bacche di ginepro, 29 gr di foglie di basilico e possibilmente anche alcuni petali di rosa; versare poche gocce alla volta di questa miscela in una tazza d'acqua bollente e bere dopo i pasti. Antica ricetta dell'abate Kneipp per bruciori di stomaco e problemi gastrici: dopo i pasti masticare a lungo e inghiottire quattro bacche di ginepro, aumentando ogni giorno la dose fino a dodici, poi scendendo nuovamente a quattro.